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Capire il certificato del secondo pilastro LPP

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Capire il certificato del secondo pilastro LPP

Il certificato LPP è uno dei documenti principali del sistema previdenziale Svizzero ma, spesso, viene semplicemente archiviato senza prestarle la dovuta attenzione.
In questo articolo andremo a spiegare le voci principali, anche perché, per poter fare un terzo pilastro su misura, è fondamentale conoscere le proprie prestazioni del primo e secondo pilastro.

In termini generali

Il certificato di previdenza vi arriva ogni anno verso fine gennaio e inizio febbraio, e vi illustra nel dettaglio le prestazioni previste per l’anno in corso.
Come il primo pilastro, anche il secondo pilastro copre i tre rischi principali, il pensionamento, l’invalidità e il decesso.
Per ognuno di questi rischi ci saranno delle prestazioni, che possono essere quelle minime previste dalla legge, oppure il vostro datore di lavoro può aver scelto un piano previdenziale con prestazioni superiori.
Capire il piano previdenziale con il quale siete assicurati è fondamentale, anche ad esempio nel caso siate in procinto di cambiare lavoro, così potete paragonare le prestazioni tra il vecchio e il nuovo datore di lavoro.
Adesso vediamo le voci principali:
 

I dati sul salario:

Su questo punto troverete due voci, il “salario dichiarato o notificato” e il “salario assicurato”.
Il salario dichiarato corrisponde al salario notificato all’AVS e dovrebbe essere il vostro salario lordo effettivo.
Il salario assicurato invece, è il salario con il quale vengono calcolate tutte le prestazioni presenti nel certificato. Noterete che il salario assicurato è inferiore al salario notificato, questo è dovuto alla “deduzione di coordinamento” applicata per non assicurare due volte la stessa porzione di salario che è già assicurata dal primo pilastro.
Attenzione: alcune aziende assicurano tutto il salario (senza deduzione di coordinamento), per dare ai propri collaboratori prestazioni più elevate.
 

Avere di vecchiaia:

La LPP o secondo pilastro, lavora con un sistema a capitalizzazione, quindi i capitali accumulati sono vostri.
L’avere di vecchiaia dunque, è l’ammontare che avete accumulato alla data di emissione dell’attestato, e comprende i vostri contributi, quelli del datore di lavoro ed eventuali liberi passaggi che avete portato dal datore di lavoro precedente.
Sui vostri averi vengono applicati degli interessi, che trovate sempre sul certificato.
 

Prestazioni di vecchiaia:

Questa voce vi indica quanto sarà la vostra rendita di vecchiaia, e il capitale corrispondente.
Già, perché il secondo pilastro permette di scegliere, al momento del pensionamento, se prendere una rendita, oppure ritirare il capitale.
In pratica, durante la vostra vita lavorativa verserete dei contributi che andranno a creare un capitale, che al momento del pensionamento verrà convertito in una rendita vitalizia attraverso un “tasso di conversione”, che è una percentuale con la quale il capitale viene convertito in rendita.
Un dato importante: troverete due colonne che indicano il capitale di vecchiaia, una con la scritta “Secondo LPP” o “Parte obbligatoria”, la seconda colonna “Totale”. 
La colonna “Secondo LPP o parte obbligatoria” vi illustra quanto dovresti accumulare secondo il minimo di legge, mentre il “Totale” vi illustra quanto dovreste accumulare veramente.
Questo vi da due dati: Il primo è che se la colonna Totale è superiore alla colonna Secondo la LPP, vuol dire che il vostro piano è superiore al minimo di legge, il che è buono. Il secondo dato invece è che, se decidete di trasferirvi in un paese dell’UE, la parte Secondo la LPP non potrete ritirarla anticipatamente. In questo caso potrete ritirare solo la parte sovraobbligatoria, cioè, la differenza tra il Totale e Secondo la LPP.

Attenzione: Il capitale che avrete alla pensione è una proiezione e può variare ogni volta che vengono modificati i tassi d’interesse e le aliquote di conversione.
 

Prestazioni in caso d’invalidità:

In caso d’invalidità “a seguito di malattia”, riceverete la rendita indicata nel certificato dopo il periodo d’attesa, fino al pensionamento.
Oltre a questa rendita, se avete figli minorenni (o fino a 25 anni se sono agli studi), riceverete anche una rendita per figli d’invalidi.
Attenzione: la rendita intera sarà versata con un’invalidità del 70%, altrimenti sarà una rendita parziale.
Oltre a queste rendite, c’è la copertura “esonero dal pagamento dei contributi”. Questa copertura, presente anche nel terzo pilastro assicurativo, fa sì che in caso d’invalidità la compagnia si faccia carico dei vostri contributi fino al pensionamento. In questo modo arriverete alla pensione con tutto il capitale di vecchiaia previsto.
 

Prestazioni in caso di decesso:

In caso di decesso “prima del pensionamento”, il vostro coniuge o partner riceverà la rendita indicata, oppure può richiedere la liquidazione in capitale.
Attenzione, non basta essere semplicemente sposati per avere diritto a questa rendita. Per questo punto rimandiamo all’articolo apposito.
Oltre a questa rendita, e come succede con l’invalidità, anche vostri figli hanno diritto a una rendita per orfani fino a 18 anni o 25 anni se studiano.
Alcune aziende possono assicurare, oltre le prestazioni di legge, un capitale supplementare in caso di decesso. Generalmente si tratta di x volte il salario annuo.
 

Acquisto di anni di contribuzione:

Si tratta della possibilità di fare dei versamenti supplementari al secondo pilastro per colmare eventuali lacune e avere prestazioni più elevate, in quanto andrete ad avere un capitale finale più elevato.
Questi versamenti sono deducibili fiscalmente, ma potete effettuare i versamenti solo se non avete effettuato prelievi anticipati (o li avete restituito).
 

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